I compiti adattivi della persona e il modello di Attivecomeprima

di Stefano Gastaldi

Psicologo e psicoterapeuta. Membro dell'Istituto "Minotauro" di Milano. Presidente del Comitato Scientifico di Attivecomeprima. Conduce in Associazione il gruppo "La Terapia degli Affetti".

Come ogni altro avvenimento cruciale della vita, il cancro rappresenta un punto di crisi che richiede di sviluppare comportamenti di adattamento utili a garantire la sopravvivenza.
Nel mondo in cui viviamo la nostra sopravvivenza è affidata non soltanto alla capacità di ognuno di noi di "cavarsela", ma anche a istituzioni sociali che ci proteggono, in modo più o meno efficace, dagli attacchi delle malattie, della povertà, della violenza altrui, della natura...
Le nostre capacità di adattamento al rischio grave sono orientate, sin dai primi periodi di vita, a ricercare aiuto e forza al di fuori di noi, in una comunità sociale densa di significati affettivi, la cui funzione travalica ben presto il potere protettivo e tutelante della famiglia d'origine.
Nonostante queste straordinarie conquiste, pensare alla possibilità di affrontare e superare momenti difficili significa comunque fare riferimento alla dimensione più intima dello psichismo umano, laddove risiedono le risorse, si decidono le strategie, sorgono talvolta le stesse difficoltà del vivere.
Da questo universo possiamo trarre forze e capacità talora impensate per affrontare in modo creativo i punti più neri e difficili della nostra esistenza.
La storia delle donne che si ammalano di cancro al seno ci mostra un panorama complesso di difficoltà e di adattamenti. In esso possiamo trovare segni preziosi della capacità umana di vivere, di attraversare rischi e lutti sino a giungere alla scoperta di nuove origini e identità.
A fondamento di questi cambiamenti profondi sono le capacità di amore, per noi stessi e per gli altri, di cui la nostra specie è dotata.
Anche se a prima vista potrebbe sembrare strano porre le capacità di amore a fondamento del percorso che conduce dal cancro alla scoperta di nuove possibilità di vita, ciò è comunque quanto avviene molte volte nella realtà. In quella, intima e personale, di moltissime donne che hanno vissuto questa esperienza e in quella, culturale e concreta, di Attivecomeprima.

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